#134 The Simonalist for LipstickForBreakfast

luglio 21, 2014

Sapete quanto mi piace molto coinvolgere le persone nel mio blog; blogger, scrittrici o più semplicemente amiche interessanti e dotate, facendole partecipare in maniera attiva in questo spazio. 
Oggi l'ospite speciale si chiama Simona e con il suo blog THE SIMONALIST sottotitolo Nobody knows the troubles I see (che volutamente strizza l'occhio a The Sartorialist, ideato da Scott Schuman antesignano dei blog moderni) regala pillole di saggezza farcite di tanto sarcasmo e altrettanta ironia. Eventi, mode, persone, nulla sfugge all'occhio attento di Simona che ama analizzare, evidenziare e spesso farci riflettere sui trend più in voga del momento. Frizzante, vivace e mai banale The Simonalist è uno spazio senza peli sulla lingua, schietto, diretto e soprattutto ben scritto.
Questo è il contributo pensato per LipstickForBreakfast, grazie Simona come al solito hai fatto centro.

THE SIMONALIST FOR LIPSTICK FOR BREAKFAST

".... Questo è un blog che quando parla di bellezza e make up lo fa seriamente. Troverete i migliori prodotti, le tendenze più cool, i consigli più utili. Quello che non troverete è l’altro lato della medaglia, quello degli effetti disastrosi che trasformano il glamour in horror.
E io sono qui per questo.

Vorrei solo fare una breve riflessione sulle conseguenze di ciò che vediamo quotidianamente nelle riviste, nelle sfilate e sulle facce delle star di Hollywood e che cerchiamo ostinatamente di emulare.
Mi colpisce particolarmente la questione make up e la trasposizione di trucchi impossibili visti in un servizio fotografico di Vogue, nella vita di tutti i giorni. Ci avete provato veramente a usare l’eye liner come se fosse il pennello di un pittore o il pennarello di un illustratore? Avete provato a ornare le vostre palpebre tremolanti con ramificazioni nere o rette parallele rosa fluo?
Vi siete innamorate di Cara Delevingne e da brave modaiole avete smesso di spinzettarvi e ci siete andate giù pesante con la matita per le sopracciglia trasformandovi in una versione fantozziana di Frida Kahlo?
Avete perso la testa per quel french color blocking visto sulle unghie dell’ennesima modella filiforme e vi siete ritrovate sulle unghie la tavolozza di un pittore astigmatico?




Non abbiate vergogna ad ammettere che ci avete provato e avete miseramente fallito, perché è questa la verità: non ce la possiamo fare. Guizzi creativi e velleità artistiche si trasformano in maldestre forme di fai da te che regalano massicce dosi di frustrazione e consumano litri di detergenti,  solventi e liquidi magici per la detersione.
E non colpevolizziamo l’amica gentile che cerca di farci somigliare a Kate Moss, se poi allo specchio sembriamo Taylor Momsen alla fine di un concerto. Non è colpa sua.




La verità è che il prodotto innovativo fondamentale che ogni donna dovrebbe avere a sua disposizione prima di qualsiasi lipstick di Dior, ombretto di Chanel e blush di Sisley è un make up artist personale in formato tascabile.
Brevettiamolo!...."

THE END
Thanks to THE SIMONALIST by Simona Patat

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Pubblicato da Lipstick for Breakfast